6 CONSIGLI PER TROVARE LAVORO DOPO I 40 ANNI

6 CONSIGLI PER TROVARE LAVORO DOPO I 40 ANNI

Reinventarsi a 30 anni è più semplice, considerando che ormai si comincia a lavorare più tardi, e chi frequenta l’Università inizia verso i 25/26 anni a lavorare (in base alla tipologia di laurea, se triennale o a ciclo unico).

Per i quarantenni, invece, è un po’ più “complicato”, perché le competenze acquisite in tanti anni di lavoro possono non essere più richieste dal mercato, o magari giunge la “paura” dell’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, o semplicemente la “paura” di rimettersi in gioco. Ma a 40 anni si è ancora un lavoratore nel pieno vigore delle proprie facoltà di carriera.

Ecco alcuni consigli:

1. AGGIORNAMENTO

Se non si ha una specializzazione nel settore interessato, controllare se ci sono corsi brevi per conseguirne il titolo.

In sostanza, iniziare ad investire sulla formazione.

Vi sono per esempio i MOOC, Massive Open Online Courses, cioè dei corsi online, aperti e gratuiti in rete, che sono stati pensati per le formazioni a distanza dove vengono coinvolti numerosi utenti.

2. TRASFORMARE LE PASSIONI IN BUSINESS

Individuare le proprie passioni e cercare di capire se e come potrebbero diventare una fonte di guadagno.

3. INFORMARSI PER QUEL CHE RIGUARDA IL MERCATO DEL LAVORO

Porsi alcune domande per quel che riguarda il mercato del lavoro, per esempio cosa vuole e il mercato del lavoro oggi, le figure più richieste.

4. DIMENTICARE LA “VECCHIA” IDEOLOGIA SUL LAVORO

È un mondo che cambia in fretta, e per essere al passo bisogna mettere da parte le convinzioni sul posto fisso, full time.

Puntare ad una crescita professionale all’ interno di un lavoro flessibile.

5. CREARE UNA RETE DI CONTATTI (ESSERE SOCIAL MA CON CAUTELA)

Iscriversi a qualche social focalizzato su lavoro (esempio LinkedIn, Facebook, aprire un blog) e creare profilo e contatti giusti.

L’importante avere un mentor, che possa aiutare a carpire le richieste del nuovo mercato del lavoro, e dare delle dritte in modo da essere preparati alle nuove figure ricercate, ed è in grado di notare le “soft skills” (cioè quelle “competenze trasversali”, quelle capacità che raggruppano le qualità personali) e trasformarle in punti di forza.

6. LA QUESTIONE ETA’

Una volta ottenuto il colloquio cercare di portare l’attenzione al proprio entusiasmo, alle proprie esperienze, gli obiettivi lavorativi, alla voglia di ricominciare, e smantellare piano piano i pregiudizi per quel che riguardano l’età stessa.