Il 2 luglio, nel tardo pomeriggio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto dignità proposto da Luigi Di Maio, vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali.
Il testo, composto da un totale di 12 articoli, ha l’obiettivo di tutelare la dignità dei lavoratori, delle imprese e dei professionisti
CONTENUTO DECRETO DIGNITA’
DELOCALIZZAZIONE E SANZIONI
Le aziende che ricevono aiuti dallo Stato non potranno delocalizzare per 5 anni, pena una multa da due a 4 volte gli aiuti ricevuti. Anche il beneficio andrà restituito, con interessi fino al 5%.
CONTRATTI A TERMINE
I contratti a tempo determinato non potranno avere una durata superiore ai 24 mesi, non più 36 mesi e ad ogni rinnovo a partire dal secondo, scatterà un addizionale supplementare dello 0,5%.
Potranno essere rinnovati 4 volte al massimo, non più 5.
I datori di lavoro che dovessero ricorrere ad un’assunzione temporanea rispetto ad una indeterminata dovranno pagare l’1,9% di contributo addizionale sulla retribuzione imponibile a scopi previdenziali (oggi è al 1,4%).
INDENNITA’ PER I LICENZIAMENTI
Per frenare i licenziamenti abusivi, l’indennizzo riconosciuto ai lavoratori ingiustamente allontanati verrà aumentato del 50% e, in caso di licenziamento senza giusta causa, l’indennizzo potrà essere da 24 mesi a un massimo di 36 mesi.
PUBBLICITA’ DEI GIOCHI D’AZZARDO
Blocco totale agli spot sul gioco d’azzardo, che dal 2019 scatterà anche per tutte quelle sponsorizzazioni, a tutte le forme di comunicazione, citazioni visive e acustiche.
Così come si legge dal testo “rafforzamento della tutela del consumatore e per un più efficace contrasto alla ludopatia, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive, radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet”.
Le sanzioni saranno pari al 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità, con un importo minimo di 50.000 euro. Gli incassi saranno devoluti al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.
L’ASPETTO FISCALE
Prevede una revisione del redditometro (insieme di indici che considerano i beni posseduti da un contribuente e i servizi di cui ha goduto per stimarne il reddito) e l’abolizione del trattenimento diretto dell’Iva da parte dello Stato nei rapporti con i professionisti.
Modifiche previste anche per lo spesometro, (per lo stesso si intende l’obbligo che hanno le aziende, lavoratori autonomi e titolari di partite Iva, di comunicare all’Agenzia delle entrate i dati delle fatture emesse che superano i 3.000 euro o degli scontrini o ricevute fiscali superiori a 3,600) il cui termine per gli annunci è stato imposto al 28 febbraio.